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06 maggio 2024

Chi ha fede in Dio ‘on perisce mai

Nella memoria degli anziani il sacerdote per eccellenza fu don Felice Balla. Ogni occasione era buona per celebrare una messa, cantare, fare un processione e soprattutto dispensare benedizioni. Svolgeva la processione in occasione della ricorrenza dei santi del paese, per i defunti, per portare il viatico agli ammalati, per le Rogazioni (in cui si facevano delle processioni fino a raggiungere quattro punti del paese, posti molto al di fuori dell'abitato). La processione finiva con una benedizione, un vero e proprio bagno di acqua benedetta, poi i fedeli facevano ritorno in chiesa e tutti benedetti tornavano a casa o andavano al lavoro.

Queste processioni o eventi erano all'ordine del giorno e più si era benedetti e più si "doveva" essere immuni a qualche malattia o ai malanni della vita!

Per i 500 anni della chiesa andrebbe chiamato il vescovo, l'arcivescovo ed anche il Papa. 

Scrivergli, contattarli, parlargli costa solo del tempo. Potrebbero portare una parola di speranza agli anziani ed ai giovani del paese.

Mi faccio sempre aiutare da qualche proverbio paesano: Chi tè paura more tante òte, chi ‘on tè paura more ‘na òta sòla.

Metto annuncio: Cercasi volenteroso disposto a scrivere una lettera ai prelati sopra riportati. Si accettano anche più candidature. Non serve curriculum. Presi in considerazione solo quelli di buona volontà.

05 maggio 2024

A occa chiusa, ‘on c’entra mosca

L'ultimo dei bannisti ricordati di Pereto fu Veralli Alessandro, detto Lisandro ‘e Panzaccia, di professione scopino. Uomo passato nella leggenda a seguito della storia di San Giorgio. Anche lui, su ordine del comune o di qualche venditore, girava per il paese per avvertire di qualche notizia comunale o l'arrivo di qualche commerciante.

Più gente avvertiva il bannista e più il paese era informato e ognuno sapeva o poteva fare qualcosa in merito.

Finora le idee raccontate dai bannisti descritti in precedenza sono state quelle di avvertire persone, enti, siti web a livello medio-basso.

Uno dei proverbi più noti di Pereto recita: Vissi ‘e Pirìtu pe’ lo canta e lo bée gli adà lassa perde.
Io ci vorrei aggiungere pure: pello scrive.

Va scritto un messaggio, che segnali l'evento dei 500 anni, al: 

  • Papa
  • Presidente della Repubblica
  • Presidente del Senato 
  • Presidente della Camera 
  • Presidente della regione
  • ...

Mi faccio aiutare da un altro proverbio di Pereto (citarne ce ne sono tanti a disposizione): Lo meglio parlà è lo stasse zittu, ma un altro, migliore, dice: A sta zitti, non si ottiene alcuna cosa.

04 maggio 2024

Chi ‘a bisogno, cerca

Altro bannista fu Peperone, al secolo Tittoni Pietro (figlio di Pettenaru) di professione minatore e poi mulattiere e cantoniere. Era mutilato di alcune dita delle mani a causa dello scoppio di una mina durante il lavoro. Una delle sue attività era quello di avvertire la popolazione. Lui, in ordine  temporale, fu il terzo dei bannisti che si susseguirono in paese. Interessante erano gli annunci di Peperone al rione La Ota. La sua comunicazione iniziava in questo modo: Ausute gente di Murbanu, … La traduzione è “Ascoltate gente di Morbano”.

Per coinvolgere più persone per i 500 anni della chiesa di San Giovanni ci serve un passa parola fra amici e parenti.

500 anni avvengono una volta sola ed una volta sola nella vita di un essere umano. Più si cerca di far venire gente interessata alla storia ed alla natura di Pereto più c'è possibilità che qualcuno trovi l'idea di comprare casa, di venirci nei fine settimana, di aprire qualche attività.

Un'idea da meditare; coinvolgiamo più persone possibili.

03 maggio 2024

Chi ‘on te’ faccia, ‘on se marita

Così u bannista avvertiva la popolazione dell’arrivo in piazza di qualche negoziante ambulante, allora chi era interessato scendeva per gli acquisti. 

Alcune volte era il venditore stesso che regalava al bannista qualche oggetto che lui vendeva per gridare con più forza il suo arrivo in paese e quindi di far accorrere più numerosi agli acquisti. Al tempo del Fascismo il bannista avvertiva la popolazione degli obblighi o divieti da rispettare. La frase che veniva detta iniziava con le seguenti parole: Per ordine del podestà fate questo … o non fate quest’altro …

U bannista aveva dei posti in cui si fermava e da qui jettava u bannu. Nella foto a fianco è mostrato uno dei muretti dai quali riusciva a raggiungere le abitazioni di quattro vie.

Un altro dei bannisti del paese fu Giustini Giovanni, detto Giuanni ‘e Appellonia, di professione scopino. pensando a Giuanni ed alla raccolta delle cartacce in paese mi viene in testa un'altra attività da svolgere.

Inviare una comunicazione a giornali a tiratura nazionale:

  • Corriere della Sera
  • Repubblica
  • Messaggero
  • Il Tempo
  • ...

per citarne alcuni.

Scrivere non costa soldi, basta preparare una comunicazione ed inoltrala anche via web (non serve più neanche il francobollo o la carta). Aggiungere poche notizie di storia e geografia del paese e mettere a corredo della immagini che il giornale può utilizzare per un'eventuale recensione.
L'operazione non sembra complicata, la volontà.

02 maggio 2024

‘i omo sollecito ‘on more povero

U bannista (il banditore) era uno dei mestieri più importanti per il paese. Una persona incaricata dall’amministrazione comunale girava il paese per gettare il bando (jettà ‘u bannu). Si fermava in angoli precisi e con il suono di una trombetta o un corno annunciava il suo arrivo. Dopo qualche minuto iniziava a gridare alcune notizie che andavano comunicate alla popolazione. Poteva essere una comunicazione dell’amministrazione comunale, ad esempio annunciava l’apertura della mietitura, oppure l’arrivo del fruttarolo, del porcaro, del venditore di stoffe o di scarpe alla piazza principale del paese. Era l’organo di comunicazione del paese, la “radio locale”. 

Il più antico ricordato in paese fu Tittoni Giovanni Pettenaro. Se fosse vissuto oggi, non avvertiva la popolazione a voce, ma li avvisava con qualche messaggio attraverso la pubblicazione su qualche sito web locale.

Siti connessi a Pereto sono quelli che mi vengono in testa e che consulto di frequente:

  • www.confinelive.it 
  • www.terremarsicane.it
  • www.ilcentro.it
  • www.abruzzolive.it 
  • www.abruzzonews.eu 
  • www.espressione24.it

Qualcuno si dovrebbe  proporre per scrivere delle brevi recensioni corredate di foto della chiesa, quelle si trovano a iosa. Vanno poi inviati, testi e foto, alle varie testate. 

Vanno inviati 3/4 articoli tutti diversi per ogni sito e diluiti nell'arco di 4/5 settimane. Questa è un'attività da seguire, serve ad uscire da Pereto e mostrare il paese un po' più lontano.

Per dare un ordine di grandezza dell'evento dei 500 anni. Il 25 aprile 2024 Pelone Lucia, ovvero Lucia ‘e Filicitto, ha celebrato 100 anni, dico 100 anni. Su una delle testate web romane, Roma Today gli hanno dedicato un lungo articolo, questo il link per leggerlo. I 500 anni della chiesa di San Giovanni di Pereto può essere da meno?

Pettenaru gridava a viva voce, sgolandosi, ed in più punti del paese. Il suo obiettivo era di avvertire tutti e se l'avviso era quello di un venditore giunto alla piazza, più gente accorreva: ci guadagnava il venditore e Pettenaru. Una cosa che lascia pensare.

Metto annuncio: AAA: cercasi scrittori per articoli da inviare a siti web. No perditempo, ma dotati di buona volontà.