Gervasi Antonio, meglio conosciuto come U mmastaru, fu uno dei presidenti della confraternita di San Giovanni Battista. Sicuramente si sarebbe dato da fare per i 500 anni.
Fu un uomo dedito ad attività importanti, ma particolari per la sua epoca. Visto il soprannome, tutti lo ricordano in quanto realizzava basti per animali da soma. Un lavoro non facile.
Quello più interessante fu quello di apicultore. Aveva diverse arnie a ridosso della sua abitazione e con queste realizzava il miele. Lo usava anche con delle erbe che lui raccoglieva per i terreni di montagna e del piano. Si racconta che attraverso i preparati che realizzava curò diverse persone in un periodo in cui l'intervento di un medico era visto come un lusso. Era esperto per il trattamento per i calcoli renali. Si racconta che tutti i suoi esperimenti erboristici o nozioni tramandate erano annotati e descritti in un libro. Sopra vi aveva riportato ricette provenienti da suoi avi e ricette che aveva creato lui. Un libro importante per lui, libro oggi introvabile. Se qualcuno lo trova diventa avrà una serie di conoscenze oggi perdute.
Questa storia ci insegna che va prodotta una pubblicazione di storia della chiesa di San Giovanni che riporti più dettagli possibili della storia della chiesa. Nel tempo si sono perse carte e notizie, rimetterle in una pubblicazione sarà un pietra miliare per chi verrà nel futuro.
Un proverbio di paese recita: Meno sau, meglio è, questo ero dire che alcune cose devono rimanere segrete. Per i posteri dobbiamo lasciare la storia di questa chiesa ed anche di Pereto. Non devono esserci segreti, ma notizie utili per il futuro del paese.
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