21 maggio 2024

Ce ou i fatti, no le chiacchiere fatte all’osteria

In un paese deve esistere una figura unica, irripetibile nel tempo. A Pereto questa figura fu Cicchetti Enrico, Righetto u cieco.  Era cieco dalla nascita e proveniva da una famiglia povera. Per questo sulla sua carta d’identità poteva essere riportata come professione invalido, oppure cieco. Nella carta d’identità del 1930, 1933 e 1936 è riportata come professione: suonatore ambulante e venditore di storie. Trovare un’altra carta d’identità nel mondo con questa dicitura è impossibile. Divertente era la battuta te pozzi cecane, espressione tipica per mandare qualche accidente a qualcuno, ma in questo caso era utilizzato per sfotterlo dal momento che era cieco.

Immaginate se fosse vivo oggi Righetto, avrebbe raccontato dei suoi aneddoti e storie divertenti.

Con tanti confratelli iscritti oggi alla confraternita di San Giovanni e mettiamoci pure quelli del Rosario e pure qualcuno del paese non iscritto, si potrebbe fare una riunione nella chiesa di San Giovanni in cui si raccontano aneddoti, storie, eventi successi in paese con le due confraternite.

Non è che ci vogliono i soldi, non è che ci vogliono studiosi, sicuramente qualcosa esce fuori. Da raccontare per le nuove generazioni e per non far scomparire certe storie. 

Io direi di metterla a calendario: più semplice di questa "attività" non mi sembra che ce ne siano altre. Se non si fa, si perde la memoria di certi eventi.

Ognuno che vuole partecipare per raccontare si prenota, mentre altri racconti potranno nascere nel mentre dell'incontro.

Se poi qualcuno porta una video camera, si registrano i vari partecipanti, si crea un film e lo si mette su qualche piattaforma video, la serata passa nella storia. Qui è già chiedere troppo, ma non è una cosa difficile.

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