Nelle processioni di Pereto il coordinatore era il mazzeru. Erano due, uno per confraternita. Tra tutti i confratelli si distingueva facilmente in quanto aveva un bastone di legno colorato, basso e tozzo. Uno di questi fu Giustini Berardino, conosciuto come Bidone 'e Taschetta.
Storicamente il mazzeru aveva vari compiti, quello principale era di tenere compatta ed allineata la processione. Con il bastone di legno richiamava chi si allontanava, qualche volta anche in modo forte per chi non voleva sentire. Qualcuno degli anziani ricorda le passonate date con il bastone a chi non voleva adeguarsi ai comandi del mazzeru. Andava avanti e indietro lungo la parte di processione in cui si trovava la sua confraternita, ovvero si faceva una processione doppia!
Non appena vedeva che quelli che portavano lo stendardo erano in difficoltà gridava: Evviva Maria, a seguire altri della processione, avendo sentita la voce, la ripetevano affinché il segnale giungesse a chi si trovava in testa al corteo. Lo scopo era quello di bloccare il passo e cercare di far ricompattare la processione. Sistemato l'inconveniente, il mazzeru gridava: Vada per dare l'annuncio che la processione poteva riprendere il cammino. Con due parole era in grado di gestire una processione che in tempi passati era seguita da centinaia di persone tra confratelli, bambini/e, uomini, donne, compresa banda musicale, autorità comunali e carabinieri.
Mi viene in testa un particolare. Quando scendono in campo i giocatori di rugby, quando si inizia una manifestazione di pallavolo, in incontri di personaggi autorevoli, in incontri di scout, i partecipanti del gruppo gridano a gran voce una serie di parole per far riconoscere il proprio gruppo.
Sarebbe interessante se venisse progettato un grido composto di poche parole. Quando i confratelli sono pronti per raggiungere la chiesa in cui si svolge la processione (San Giovanni o San Giorgio), oppure si riuniscono o finiscono la consulta, ripetono questo grido. E' una cosa semplice da realizzare, ma sarebbe un grido di riconoscimento, di appartenenza e di identità degli iscritti della confraternita.
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